Sara.61
00mercoledì 25 luglio 2012 18:27
Anche quel sabato sera Francesco stava girovagando per il suo dannato paesino
senza requie. La sua indole solitaria lo tratteneva lontano dalle grandi
feste, non amava i luoghi rumorosi e caotici, preferiva starsene con qualche
amico al bar a bersi qualche bicchiere di vino e a scherzare fino a tarda ora.
Ma quella sera non si sentiva in vena di stare con gli amici, ne tanto meno di
andare a feste, perchè sentiva un'altra spinta dentro di se: Si, quella sera
aveva voglia di ritentare a cercare una ragazza, cercare un gruppetto isolato
di una o due ragazze e presentarsi loro, fare un po' il brillante, se poteva,
limonarsele un po', o con un po' di fortuna ci scappava anche una bella
scopata! Continuava a camminare: Era primavera, le notti non erano ancora
calde, provava un vago senso di gelo. Finalmente davanti ad un bar c'erano un
paio di ragazze abbastanza carine, dalle risate che emettevano sembravano anche brille, 18enni, e lui, con i
suoi 18 anni e il suo fisico curato aveva buone possibilità di approccio. Si
presentò a loro: Una si chiamava Alice, circa un metro e sessantacinque ma
era magra, pallida e con dei bei capelli chiari, indossava una maglietta lunga
e nera che per qualche strano scherzo della moda fungeva anche da gonna,
leggins e scarpe con tacco a spillo nere con fiocchetto. L'altra era Giulia, più scura di
pelle e più alta, in top bianco, minigonna azzurra e decoltè bianche con
tacco medio e la punta molto, molto a punta.

L'approccio partì malissimo: Complice l'emozione, complice il fatto che le
due se ne erano già un po' andate quando si dirigeva verso di loro e
cominciava a dire "Hei, ragazz ... " era inciampato salendo il marciapiede,
stava tutto andando abbastanza da schifo. Le due si erano presentate con
atteggiamento da top model, lo prendevano un po' in giro, ridacchiavano tra di
loro. Dopo 10 minuti di dialoghi imbarazzanti Francesco aveva deciso che era
meglio lasciare perdere, ma il suo l'orgoglio ebbe comunque la meglio sul suo
buon senso. "Col cazzo" pensava "che me ne vado via con la coda tra le gambe
davanti a queste due troiette! Almeno prima di andarmene gli faccio capire chi
è il padrone!". Fece un passo indietro e aprendo le braccia le disse "Tesori,
mi avete stufato! Prima che perda la pazienza e vi prenda entrambe a calci nel culo, meglio che me ne vada, altrimenti tornereste entrambe da mammina piangendo! Adios!". Si girò e cominciò ad andarsene, anche se da dietro le sentiva ridere di gusto e sfotterlo, “si, si, vai sfigato, vai a casa a farti le seghe”, decise di far finta di nulla, camminava di nuovo senza meta.
In qualche minuto aveva raggiunto i giardini. Amava i giardini di notte, la
loro oscurità , il fatto che nessuno passava mai di lì - a parte lui -, ed il
loro silenzio ... Ma dopo che si era addentrato un po' si era reso conto che
l'amato silenzio in effetti non c'era: Lo guastavano le risatine che venivano
da dietro di lui, e il rumore, velato dall'erba, che i tacchi di Giulia
emettevano con cadenza regolare. Si girò ed aspettò pazientemente che lo
raggiungessero. Appena erano davanti a lui si sussurravano nelle orecchie e
ridacchiavano ... "Allora, che cazzo volete da me?" attaccò lui. "Hey,
Bambino!" gli rispose Alice "Ci stiamo solo divertendo un po' con un perdente
come te!" Ed entrambe giù a ridere. Francesco si stava spazientendo.
"Sentite, troiette, o sparite o vi ammazzo di botte: a voi la scelta!" "Hai
sentito, Aly?" si rivolse Giulia alla sua amichetta "Ci ha chiamate troiette,
il bambino!" "Già , forse dovrebbe imparare un po' di rispetto per noi donne!"
Altre risatine "scommetto che fa così perché è un impotente senza neanche le
palle!" E di nuovo a ridere. "Ora basta!" pensò Francesco "Sentitemi bene,
brutte schifose troie!" Gridò lui "Adesso mi avete fatto incazzare, e ora ho
proprio intenzione di riempirvi di botte! Non siete altro che due piccole
ridicole bagasce schifose che ... " Non fece in tempo a completare la frase.
Alice, rapida e letale, gli aveva tirato un calcio con tutta la sua forza sul
suo pacco, lui che se ne stava li a gambe larghe per mantenere una posizione
da macho. Un calcio violentissimo, il collo di uno spietato e candido piedino
si era abbattuto con furia sulle delicate e fragili palle di Francesco. Si era
sentito un tonfo sordo all'impatto, entrambe le palle di Francesco erano state
colpite e compresse dalla la forza del piedino quella demoniaca ragazzina tra
il collo del piede di lei ed il suo osso pubico. Francesco era immediatamente
crollato in ginocchio soffocando un urlo. Sentiva i suoi coglioni in fiamme,
il dolore era lancinante, non aveva mai provato nulla del genere in vita sua.
Le sue palle sembravano magma puro che lo bruciava fino all'intestino e poi
saliva per le viscere del suo corpo, strozzandogli il fiato e facendogli
girare la testa. Mentre cadeva Alice doppiò con calcio in faccia devastante, Nello stesso istante in cui lui crollava per terra, le due
stronze avevano iniziato a scompisciarsi dal ridere "Hey, Giuly, alla fine
allora ce le aveva le palle!" "He he, ma non so se gliele hai lasciate, Aly!"
E ricominciavano a ridere. Francesco si stava contorcendo dal dolore, e Giulia
a quel punto sfoderò il cellulare e cominciò a riprendere con divertimento
la scena. "Sorridi bello, sei in tv!" "Giuly, Giuly, non pensi che dovremmo
riprenderlo mentre ci chiede scusa per come ci ha chiamato?" "Certo, Aly,
comincia pure!". E Alice si avvicinò a Francesco con uno studiato passo
sinuoso, ridacchiando. Appena giunta di fronte a lui, gli portò il piede
d'innanzi alla faccia "Bacia il piedino e la scarpina che hanno punito le tue
palline, grand'uomo!". Francesco aveva la punta di una scarpa nera
appoggiata sul mento, con il piede di lei leggermente inclinato e con il
pallido collo piede in bella vista. Lui non era pronto a questo. Baciare il
piede che gli aveva causato quel dolore lancinante nei genitali? No, non si
sarebbe mai abbassato a questo! "Scordatelo troia!" le gridò. Lei ridacchiò
ancora una volta. E ne aveva anche un buon motivo. In un istante l'inferno che
provava ai suoi testicoli, già bruciante, esplose in una vampata di dolore che si trasformò in un urlo, molto più acuto della sua voce normale. La punta
della scarpa di Giulia si era abbattuta sul suo testicolo destro, facendolo
schizzare via. Francesco era ancora in posizione fetale, e questo lo salvò
dal sentire le sue palle pressate contro il suo corpo, ma era davvero atroce.
Il dolore divampò improvvisamente anche tra i capelli: Giulia, dopo avergli
tirato il calcio, con la mano libera gli stava tirando i capelli fino a
capovolgerlo e farlo stare mezzo disteso per terra, con le gambe ancora
piegate ed il pacco ben esposto. Lui aveva istintivamente portato le sue mani
dietro la schiena per non sbattere con la testa sulla terra, lasciando libero
il bersaglio. Giulia portò la mano libera dai capelli di lui alla sua bocca,
tappandogliela a forzandolo nella posizione che aveva assunto. "Vai Aly!"
aveva gridato, ridendo. Francesco strabuzzò gli occhi rendendosi conto di
quello che stava per succedere. La mano di Giulia gli sopprimeva il suo
"NOOOOOOOOOOOOOOO!" dentro la bocca. Ma Alice aveva già alzato il ginocchio,
portando il piede proprio sopra il pacco di lui. Stavolta rideva di gusto. Lui
non fece nemmeno in tempo a serrare le gambe che il tacco della scarpetta di Alice si era già schiantato sul suo già privatissimo e fragile scroto. Francesco stava iniziando a piangere. Sentiva il dolore
lungo tutto il suo corpo. Alice stava ridendo di gusto mentre il tacco della
sua scarpa continuava a schiacciare senza pietà le fragili palle di
Francesco. Prima di smettere gli mollò un'altra tallonata, e poi lo mollarono
entrambe. Adesso stava piangendo. Francesco, sempre fiero della sua virilità ,
della sua forza, era stato annientato da due ragazzine! Al dolore si
aggiungeva l'umiliazione. "Cristo, cristo, cristo, basta, andate via! Basta!"
Disse lui con le lacrime agli occhi, ritornando in posizione fetale. Ma non
era ancora finita. Alice continuava a fare da attrice protagonista, e si
portò di nuovo in piedi innanzi alla faccia di Francesco. Ridacchiavano
entrambe. "Eh, no, tesoro, non te la cavi mica così! Se tu avessi chiesto
scusa subito e ci avessi baciato i piedi ti avremmo lasciato andare, ma tu ti
sei comportato male! Ci hai insultate di nuovo anziché chiedere scusa. Ora
vediamo se sai farti perdonare ... Dove eravamo rimaste? Ah si, tu baciavi il
piedino che ti ha fatto schizzare in gola le palline, giusto? Eh, ma ora anche
il sotto delle mie scarpe ti ha punito, quindi penso che dovresti anche
adorare un po' anche quello! Si, penso proprio che mi leccherai anche le
suole! Comincia pure da me, poi farai lo stesso servizio anche a Giuly,
naturalmente!" E risero entrambe. La punta di nera vernice della sua
scarpa era davanti al suo volto. Francesco era sconvolto, distrutto. In cuor
suo aveva già deciso che non ce la faceva più. Si sarebbe sottomesso a quelle
troie. Non aveva occhi che per la punta della scarpa che aveva in faccia e per
il suo grazioso fiocco nero. Riuscì ancora a dire non vi bacio un cazzo”, le due come furie iniziarono a tempestarlo di calci, “basta , basta lecco tutto quello che volete” Avvicinò lentamente le labbra alla scarpa di Alice e si consumò la lingua poi passo alle decoltè bianche di Giulia, suola, punta, tacco, e poi ancora, gli infilavano la punta fino a riempirgli la bocca, Giulia continuava a filmarlo con il telefonino. Lui non se ne rendeva neanche conto, quando se ne accorse cercò di ribellarsi, ma un calcio violento in faccia da parte di Alice, lo fece desistere, e continuò desolatamente a leccare.
Poi Giulia lo prese per un orecchio, “mettiti a quattro gambe bambinone” e lo faceva passeggiare, mentre Alice lo prendeva a calci in culo, lo fecero passeggiare un po’ prendendolo in giro, “non ti piace andare in giro in nostra compagnia bel giovanotto?” si scambiarono le posizioni, Alice lo teneva per l’orecchio, e Giulia lo prendeva a calci, lo stavano umiliando, “questa sera sei cascato male, comunque quando vuoi farti prendere a calci, e leccarci le scarpe siamo a tua disposizione, adesso togliti dai coglioni” Giulia con un ultimo calcio nel culo, lo mandò a gambe levate, e se ne andarono ridendo, il povero Francesco dolorante e umiliato se ne stava a terra, le guardava andar via in silenzio, che brutta serata.
Purtroppo, due o tre giorni dopo, passando davanti al liceo, all’orario di uscita, se le ritrovò davanti all’improvviso, “ciao sfigato, sei venuto a cercarci?” era Alice che gli parlava con disprezzo, lui con estrema durezza “vai a cagare stronza, e non rompermi, io passo di qua tutti i giorni”, Giulia stava parlando con un’altra ragazza “lo vedi, è quello del filmato sul telefonino, ti ricordi come leccava le nostre scarpe?”, Francesco si sentì in un imbarazzo assurdo, e se ne andò via quasi di corsa.
Ormai erano passate due settimane, e quelle due se le era veramente dimenticate, anzi aveva trovato una ragazza, anche bellina, ci era già uscito un paio di volte, e le cose andavano bene, quella sera stava andando da lei, e per accorciare passò nuovamente per i giardini, era da quella sera che non ci passava, stava fischiettando allegramente quando una voce melensa lo chiamò “sfigatoooo, sfigatooooo, allora sei proprio venuto a cercarci?” si girò di scatto, ma non vide nessuno, quando si giro di nuovo davanti a lui c’era Giulia, maglione nero, pantacollant neri ed un paio di stivali anche loro neri, erano stivali texani, con una punta tremenda, ed il tacco largo, il calcio arrivò preciso, in mezzo alle sue gambe, ed il dolore fu subito tremendo “ahhhhhhhhhhhhh” un dolore lancinante che gli annebbiava la vista, che lo piegò in due, il calcio nel culo fu la conseguenza dell’arrivo di Alice, anche lei vestita come Giulia, erano in agguato, da chissà quanto tempo, l’avevano seguito, “vedi Giulia, lo sfigato è tornato a farsi prendere a calci, ed a leccarci gli stivali” Giulia lo colpì nuovamente prendendogli anche le mani, con le quali si stava proteggendo “se è venuto per questo, noi lo accontentiamo” era prostrato, indifeso, lo colpirono ripetutamente, con cattiveria, un calcio in faccia lo fece svenire, infierirono pestandolo con i tacchi, gli ruppero il naso, ed uno zigomo. Lo ritrovarono al mattino gli addetti alla raccolta dell’immondizia, con la faccia insanguinata e gonfia senza capire che cosa farfugliava, sporse denuncia, ricordandosi i nomi, aveva solo quelli e la descrizione, e la scuola dove le aveva riviste, furono portate in caserma, la difesa di Alice fu la seguente “quel ragazzo, ci ha fermate per strada, è già la seconda volta, è un po strano, ci ha chiesto di prenderlo a calci, dicendo che si eccitava così, ci avrebbe anche dato dei soldi, e ci incitava a colpirlo più forte, purtroppo un calcio mentre lui si spostava lo colpito in viso, probabilmente rompendogli il naso, ma lui ci ha anche ringraziate, anzi ci ha dato un altro appuntamento, così ci avrebbe anche pagate” naturalmente Giulia ripeté la stessa versione, imparata a memoria, aggiungendo “mi dispiaceva colpirlo così forte, ma a lui piaceva, ci aveva chiesto proprio lui di metterci gli stivali”. Il povero Francesco era servito.

do not worry be happy [SM=x829796]
servetto70
00giovedì 26 luglio 2012 00:47
Scusami Sara.61 sono intervenuto sul tuo racconto solo per fare diventare più grandi le due cattive [SM=x829785] a Noi piacciono maggiorenni e in aggiunta il Regolamento vieta ogni riferimento a minorenni.

Grazie [SM=x829785]


Il racconto promette bene...
Sara.61
00giovedì 26 luglio 2012 12:11
scuse
Non sono stato attento, mi scuso con tutto il forum
KOKA02
00giovedì 26 luglio 2012 13:25
be il racconto è bellissimo.....
cooper!!!
00giovedì 26 luglio 2012 14:10
[SM=x829789]
servetto70
00sabato 28 luglio 2012 23:49
Re: scuse
Sara.61, 26/07/2012 12.11:

Non sono stato attento, mi scuso con tutto il forum




ci mancherebbe...anzi no... [SM=g1558426]


per farti perdonare...continua il racconto!!! [SM=x829766]
Sara.61
00lunedì 30 luglio 2012 18:18
Grazie
Ma il racconto è terminato
Navpanax
00lunedì 30 luglio 2012 23:14
bello, xo è vero ci vorrebbe una seconda parte :))))
servetto70
00sabato 4 agosto 2012 00:18
Re: Grazie
Sara.61, 30/07/2012 18.18:

Ma il racconto è terminato




[SM=x829793] speravo ci fosse qualche altra avventura!


Navpanax, 30/07/2012 23.14:

bello, xo è vero ci vorrebbe una seconda parte :))))




Già!...Sara.61 pensaci! [SM=x829779]
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