La Collega del terzo piano

nicola2k1
00mercoledì 11 maggio 2011 20:35
Sono pochi mesi che lavoro in un'azienda nel centro di Milano ed un po' alla volta sto conoscendo le persone che vi lavorano, per lo piu' uomini..purtroppo. Poche le donne, molte meno le ragazze. Le discussioni sono infatti semper le stesse "qui non c'è neanche una gnocca" "quelle che ci sono hanno una certa età" e simili. L'edificio si divide in diversi blocchi tutti interconnessi su 3 piani. Io lavoro in un dipartimento al primo piano, ogni volta che passava nel corridoio una donna tutti la guardano come fosse la cosa piu' bella che avessero mai visto (per usare un eufemismo naturalmente) e questo dava a tutte molto fastidio. Io mi vergognavo spesso di questa situazione nascondendo il volto ogni volta mi accorgevo che una donna stesse per attraversare il dipartimento.
Un giorno non volendo uscire a fare pausa gironzolavo per i diversi piani per sgranchirmiun po' le gambe, visto che passavo tutto iltempo seduto davanti ad un pc. Notavo qualche ragazza qua e là ma nulla di interessante. Arrivai al terzo piano, non ci ero mai andato, solito corridoio, passeggio e mi guardo in torno. Noto una donna fissarmi per qualche secondo, poi distoglie lo sguardo totalmente indifferente. Davvero una bella donna, pensavo tra me e me. Le passai davanti tenendo la testa bassa ma guardandola con la punta dell'occhio ma nulla, nessun ritorno del suo sguardo su dime, in compenso notai da sotto la scrivania aperta le se gambe e i suoi piedi smaltati di rosso in scarpe aperte nere con un tacco non troppo alto..davvero dei bei piedi, dita dalla bella forma e lo smalto messo ad arte. Evitai qualsiasi pausa durante il mio passaggio e tornai giu a lavorare.
Dovevo assolutamente rivedere quella donna e fare qualcosa.
Da quel giorno in poi le mie passeggiate al terzo piano divennero sepmre piu' frequenti, anche piu' di una volta al giorno. Passavo davanti a lei sempre con lo sguardo basso per ammirare i bellissimi piedi e con la coda dell'occhio controllare se mi guardasse o meno, non sapevo quale delle 2 cose sperare. Un giorno rimasi a lavoro fino a tardi, erano circa le 22 ed ancora non potevo tornare a casa perchè ero in attesa di una telefonata importante da un altro continente allora me ne andai in giro come era diventato mio solito. Alcune zone erano buie, tutti erano andati via, al terzo piano c'era ancora qualche luce. La Donna al suo posto non c'era anche se l'illuminazione era accesa nel dipartimento. Passeggio e la vedo camminare con un blocco di fogli in mano un po' impacciata che si vedeva li reggeva a fatica. Istintivamente le andai in contro con le mani in avanti chiedendoLe di poterLE dare una mano, cosa che lei mi lascio' fare senza il minimo problema. La seguo fingendo di non sapere quale fosse il suo posto, li appoggia sulla sua scriania e si siede accavallando le gambe, aveva ai piedi un paio di sandaletti ed i piedi smaltati di rosso come la prima volta. Dovevo fare qualcosa!!!
Le chiedo tenendo ancora i fogli in mano, se ce ne erano altri da prendere, e lei mi dice che no e mi ringrazia, mi indica dove poggiarli, io prendo il blocco che ho in mano lo appoggio sul bordo della scrivania piu' esterno dove Lei voleva, proprio di fronte a lei, li appoggio ma l'equilibrio era precario e senza volero (bugia) cadono dall'altro lato proprio sul corridoio dove io passavo sempre per ammirare le bellissime estremitá, i fogli si spargono su tutto il pavimento sotto la scrivania e sul corridoio.
LEi:"NO! ed ora!?"
io:"sono desolato! li raccolgo e metto in ordine, danno mio"
Vado a mettermi subito a terra dal lato del corridoio a raccogliere i fogli mentre lei si alza dalla sedia e mi guarda sporgendosi col busto in avanti per guardare.
Lei:"dai non sono tanti. Grazie" e si ravviva i capelli con una mano e si rimette seduta con le gambe accavallate, sposta prima con i piedi alcuni fogli per terra per appoggiare la suola delle scarpe direttamente sul pavimento. Finito di raccogliere i fogli nel corridoio, che erano ancora da mettere in ordine, mi avvicino alla scrivania a raccogliere gli altri che erano vicino i suoi piesi. Li raccolgo con calma, li metto in ordine con gli altri, ero vicinissimo a quelle scarpe e quei piedi, ne sentivo quasi l'odore. volevo leccarne la suola, non se ne sarebe mai accorta pensavo. ma cerco di mantenermi e non fare cavolate. Ad un tratto si gira sulla sedia, piaza il piede su alcuni fogli che ancora dovevo raccogliere, erano gli ultimi che rimanevano. Passo a 4 zampe sotto la scivania,lei si scanza per farmi passare e tirando i fogli da sotto la scarpa la invito ad alzare il piede per farmeli raccogliere, solleva leggermente la punta sfilo il foglio e mettendolo in cima alla pila ci passo la mano per pulirlo dall'impronta lasciato dalla suola della scarpa della bellissima donna che avevo davanti.Mi osserva da seduta con le gambe accavalate ed un piede destro penzolante con la scarpa calzata alla perfezione, poggio la pila di fogli a terra e come se fosse la cosa piu' naturale del mondo allungo una mano sul lato della suola della scarpa della Signora e la gratto con la mano
TazioT3
00mercoledì 11 maggio 2011 21:24
bello e poi?? dai non farmi stare sulle spine...
servetto70
00mercoledì 11 maggio 2011 21:51
[SM=x829786] si fa interessante!
cuccioloindifeso
00venerdì 13 maggio 2011 16:48
INTRIGANTE....
cooper!!!
00venerdì 13 maggio 2011 19:19
[SM=x829796] [SM=x829796]
Baz Luhrmann
00sabato 14 maggio 2011 02:54
... e suppongo ci sia un seguito, eh! [SM=x829785]

Intanto grazie nicola2k1 [SM=x829806]
pingone.
00sabato 14 maggio 2011 12:05
sto trepitando per un seguito
gioiaslave
00domenica 15 maggio 2011 17:21
bell'inizio... sperando in un prosieguo altrettanto coinvolgente
biondook
00lunedì 16 maggio 2011 14:40
Bellissimo...chissà cosa succederà poi, molto ben scritto finora!
nicola2k1
00lunedì 16 maggio 2011 20:14
gratto con il dito la parte laterale della suola della scarpa sollevata e piùvicina a me, Lei vede la cosa ma sembra non farci tanto caso ma io cerco ugualmente gi giustificarmi dicendo che mi sembrava ci fosse qualcosa attaccato. Lei allora si guarda la scarpa e:
Lei:"non vedo nulla, dove?"
io:"qui" ed indicavo stavolta senza toccare la parte della suola che prima avevo grattato, lateralmete, la parte esterna del piede.
Lei:"no, non c'è niente"
io allora accigliandomi come per volerci vedere meglio, mi sporgo in avanti poggiando le mani a terra, avvicino il volto alla scarpa, ma non troppo e le confermo che mi ero sbagliato ma per verificare meglio, da quella posizione all'ungo una mano e ripasso il pollice dove prima avevo grattato e le dico che c'è solo un sassolino incastrato:
io:"si, è solo un sassolino incastrato,spero non Le dia fastidio"
Lei:
cooper!!!
00lunedì 16 maggio 2011 20:35
lei...
dai dai non tenerci sulle spine!!!
nicola2k1
00lunedì 16 maggio 2011 20:44
Lei:"ma dove?"..si guarda la suola della scarpa ora un po' scocciata
io:"forse non lo vede perchè è un po' sporca.."
miinterrompe subito
Lei:" cosa è? sporca? ma chi cazzo sei? non sai neppure chi sono io!"
io:"mi scusi Signora io sto parlando della suola della scarpa, se vuole gliela pulisco, non ho problemi. non volevo assolutamente mancarLe di rispetto"
Lei:"ah, la suola? scusa ma oggi sto un po' nervosa, è tardi e voglio tornare a casa"
io:"Signora, io devo aspettare qui ancora un'ora prima di una call che ne durerá almeno un'altra, se vuole mi metto qua e le pulisco la suola cosi mi faccio perdonare per la figuraccia"
Lei rimane un attimo insilenzio ma poi io incalzo
io:"lo chiedo per farmi stare con la coscienza a posto altrimenti mi sentirei sempre a disagio ogni volta che La vedo anche se non capita spesso"
Lei mi guarda incuriosita, attende qualche minuto poi con la sua mano si toglie la scarpa, me la porge e mi dice:
Lei:"stai pure qui a terra dietro di me e puliscine la suola, deve essere uno specchio" e sorride
io allungo le mani e prendo la preziosissima calzatura, l'interno era acora caldo del piede meraviglioso della Signora. Senza battere ciglio mi metto dietro di Lei dove mi aveva indicato, giro la calzatura veso la suola ed inizio a passare la mano e sfregarla per pulirla tutta. sassolini e tanta polvere attaccata veniva via a fatica ed aveva laciato molti graffi alla suola, sivede che le aveva usate tanto. quanto avrei voluto avvicinarmela al naso o alla bocca e leccarla tutta ma avevo paira che potesse girarsi e vedermi, sai che figura. cerco di pulire anche il po' del tacco che aveva e la sua base poi ad un tratto mi chiede:
Lei:"come va? pulita adesso?"
io:" potrei fare un lavoro migliore" lascio la scarpa a terra vado a prendere dei fazzoletti in bagno e li inumidisco sotto la fontana, torno e non trovo piu' la scarpa a terra dove l'avevo lasciata ma stavolta al piede della Signora.
io:"ero andato in bagno a prendere questo per pulirla meglio" e le faccio vedere i fazzoletti inumiditi
Lei:" io credevo che te ne fossi tornato al tuo posto e me l'avessi detto tanto per dire quella frase, allora vai rimettiti a lavoro" si gira e lascia sfilare il sandaletto dal suo piede da solo e lo fa cadere a terra poi torna a quello che stava facendo, io capiso e mi rimetto a terra a pulire lascarpa. Ora lo sporco veniva via meglio e tanto, di riusciva quasi a vedere il colore originario della suola. Strofino e pulisco bene poi per asciugarla uso le mie mani nude sulle quali ormai non rimaneva nulla di sporco attaccato ma sentivo il ruvido della suola graffiata dall'uso.
io:"Signora, guardate che bel lavoro!"
Lei:"Fammi vedere un po'..si la suola 'e pulita il resto un po' meno"
io:" pulisco anche il resto?" mentre dopo aver quardato la scarpa la butta a terra e se la rimette al piede.
Lei:"no, sono stanca di stare con questa gamba accavallata e di non poter appoggiare il piede a terra, che schifo questo pavimento"
io:"mi faccia vedere un po' che effetto fa"in tono un po' ironico ma in realtá quanto avrei voluto leccarla adesso quella suola, ora che la scarpa era calzata dal piede e mi sarei dovuto prostrare totalmente giu' a terra davanti a lei e sentirne il sapore della suola sotto la mia lingua con la leggera pressione fatta dal suo piede.
Lei:"piu' che altro si dovrebbe pulire anche laltra visto che adesso la differenza è troppa"

(continua...scusate ma sto avendo da giorni problemi di connessione)
incoronato
00lunedì 16 maggio 2011 21:36
veramente emozionante, davvero!
pingone.
00lunedì 16 maggio 2011 21:58
sei un maestro di sunspace
mgiorgioit
00mercoledì 18 maggio 2011 07:07
aspetto la continuazione
cellu
00mercoledì 18 maggio 2011 09:03
dai! non tenerci sulle spine!
schiavettotravest
00mercoledì 18 maggio 2011 22:19
meraviglioso!!!
cuccioloindifeso
00giovedì 19 maggio 2011 13:36
molllltoo bello i miei complimenti rinnovati
plutocchio
00giovedì 26 maggio 2011 20:40
mai che capiti a me........
Mitico.....vai avanti....
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