dopo questa figura vagamente barbina non sapevo più dove guardare. marco rideva e le tre ragazze mi guardavano come si ammira una scimmia alla zoo che mostra il sedere pelato.
ad ogni modo le tre entrarono in aula seguendo la laureanda, ed io feci lo stesso al fianco di marco.
l'aula era di quelle a emiciclo con le gradinate con i banchi. i miei amici, entrati in precedenza mi avevano tenuto il posto a circa metà dell'aula verso destra, dietro il parentado di marco.
- ehi andre ma dove eri finito? è da un po' che ti aspettavamo, meno male che sei rientrato con marco, altrimenti ti perdevi la sua discussione -
- no niente, stavo solo cercando il bagno, sapete che mi emoziono facilmente -
- si tra le gambe ti emozioni, le ho viste anche io le tipe li fuori, niente male, e poi che tacchi -
e qui ho pensato, ma non sono io quello feticista??? mah a volte questa mi sembra la passione più diffusa ed inaspettata, mi prendono in giro ma poi tutti guardano, chissà.
- non ho notato -
- ma non fare il minchione, se tu non hai notato quelle tre, io sono madame bovary, e poi a ma pare che ti stiano proprio guardando -
in effetti le tre ragazze si erano accomodate tre file dietro di noi sulla destra, quasi ai margini dell'aula, e parlottavano tra loro girate dalla nostra parte.
- ma vuoi vedere che stavolta andre ha fatto centro e magari dopo ce le presenta-
- guardate che sono compagne di corso di marco, al massimo ve le presenta lui, io ci ho fatto proprio un figura di merda che mezza sarebbe abbastanza -
- ma allora perchè ti stanno facendo cenno di andar da loro? -
incredibile, senza esitare troppo, facendo attenzione a non fare rumore che c'era una discusisone in corso, mi avvicinai alle ragazze
- ciao -
- ciao -
- e così ti chiami andrea?-
- direi di si -
mi ero accomodato di fronte alle tre, davanti alla ragazza con decoltè lilla, era lei che mi parlava.
- ma è da tanto che conosci marco? -
- più o meno dalle elementari, perchè?-
- perchè marco mi sembra normale - e giù una risatina
nel mentre i parenti del ragazzo laureando si girarono verso di noi facendo cenno di far silenzo, e così feci.
mi misi la mia faccia seria e cercai di seguire la discussione, ma come potevo? avevo sedute di me tre belle fanciulle dalle scarpe fantastiche, la mia fantasia volava alto, mi immaginavo già sdraiato davanti alla cattedra con le tre che passeggiando su di me facevano lezione come se nulla fosse. ah come stavo inviadiando il linoleum sotto le loro suole, poter sentire i loro tacchi affondare dentro me.
proprio mentre fantasticavo
- scusa andrea, mi è caduto l'elastico per i capelli, me lo raccogli?-
- si certo, dove ti è caduto?-
- verso di te li sotto, solo che non ci arrivo -
feci per cercarlo ma proprio non lo vedevo, e poi stavo guardando altro, che ve lo dico a fà.
- trovato? -
- ehm no -
- cerca bene, deve essere li sotto -
e nel dire questo accavallò una gamba sull'altra, e la punta della sua scarpa sfiorò il mio naso, una splendida decoltè lilla di una sconosciuta a due centimetri dal mio naso. ed ora, voi cosa avreste fatto??, era chiaramente una provocazione. in più aveva iniziato a muovere il piede, mostrandomi ancora la sua suola. insomma, preso dalla libido più sfreanta mi allungai un po' e le baciai la suola.
un sapore di cuoio usato si fece largo sulle mie labbra e nello stesso istante realizzai di aver forse fatto una cazzata gigante.
- hai visto paola?, quanto ci ho messo, due minuti? mi ha già baciato la suola. l'ho detto io, sono troppo forte, scommessa vinta-
- si questo lo dici tu anna, io non ho visto nulla e poi secondo me mi guardava ancora le mutande? -
e daje con ste mutande, ma chi le guarda.
- io ho visto, gliele ha proprio baciata, che schifo-
- no veramente io, cioè si ma non ho fatto apposta
, non volevo è capitato-
- guarda andrea che non ti devi scusare, mi hai fatto vincere un aperitivo in centro, però se ti impegnavi di più avrei vinto una cena-
- come scusa??
-
- avevo scommesso una cena che mi avresti leccato la suola, invece l'hai solo baciata, non sei poi così feticista-
detto fatto, la mia lingua si mosse da sola, e slurp, da cima a fondo, bellissimo
, forse anna fumava, sentivo quasi cenere in bocca.
- ma lo sai che fai proprio schifo, neanche il mio cane si abbasserebbe a tanto-
- ma no dai paola non dire così, in fondo ora mi dovete una cena con aperitivo, grazie andrea-
che dire, anna era troppo mitica e le sue scarpe troppo belle.
- di nulla, è stato un piacere, quando vuoi - dovevo avere un sorriso a 44 denti
- guarda che ti prendo in parola-
anche per oggi mi fermo, il tempo è tiranno, presto proseguirò.