Gli (at)tacchi della seduzione – IL MIO SLAVE TOILET -

Filo.Doro
00domenica 11 gennaio 2015 15:44

Hai voluto che venissi stasera da te a scarpe basse …con delle ballerine comprate ieri con quattro soldi in un negozietto cinese e difronte alla mia grande meraviglia mi hai spiegato, per capacitarmi, che anche così adori i miei piedini…grazie alla capacità che essi hanno di rendere gentile una scarpa pur così rozza e poco preziosa nei materiali.

Con le scarpe rasoterra sono oltre una spanna più bassa di te,e non mi piace che mi guardi dall’alto in basso, quindi non ho impiegato molto a metterti al tuo posto.

Sulla porta della tuo salottino ti ho ordinato “ Inginocchiati!” e prontamente hai obbedito mettendoti a quattro zampe di fronte a me, dalla cui posizione strategica ora osservi fin nei minimi dettagli le mie caviglie, i polpacci abbronzati e le ginocchia, fin su a scorgere lo striminzito triangolino e l’affaccio del balconcino nero.

Sei lì in silenziosa venerazione, quando ho sfilato un piede dalla ballerina e l’ho appoggiato sul tuo collo….l’ho appoggiato ma non l’ho fatto con molta pressione e da subito ho percepito il tuo corpo vibrare al contatto del mio bel piedino,forte ma morbido al tempo stesso, irriverente ed irresistibile nello strusciare sulle sue vertebre.

Cominci a sudare e percepisco adesso al naso il profumo del tuo dopobarba, che adoro da morire … “ Cos’è ? “ ho chiesto arricciando fintamente il naso e mi hai guardata come a prevederne il vanto …ma… “Non mi piace !” ….ti ho detto invece.

“Mi scusi, Padrona” hai risposto in linea col modus che una Dea attende....sai bene che devi evitare di contraddirmi , e poi rivolgerti a me impiegando l’etichetta giusta, per aspirare a leccarmi i piedi iniziando dai baci, ben cosciente che non è una dimostrazione d’umiltà ma al contrario, è un privilegio.

“Purtroppo adesso sei di molto più alto di me, quindi per non farmelo pesare ti muoverai per tutto il tempo a quattro zampe come sei ora!”
“Si”...hai risposto ubbidiente.
“Come un cane”...ho precisato.
Nel dirlo ho premuto più intensamente il mio piede sul tuo collo, e l’ho definitivamente posizionato fino a schiacciarti la testa portandola verso il pavimento.
Hai in quel momento percepito l’odore della mia pelle leggermente sudata ed il desiderio di passar la lingua sul tallone è forte in te.
“Si, Padrona ” hai risposto adesso quasi sfiorando il pavimento col viso.

“E dal momento che sei un cane che ama leccare avrai un nome da cane leccatore” , gli ho anticipato, “Non ti chiamerò…Pluto perché è troppo stupido! ma...“Licker!....ti chiamerò proprio così"
“Si, Padrona ” rispondi, e come segno di gratitudine allunghi la bocca sull’altro piede saldamente appoggiato a terra e ne baci il dorso e l’alluce.
Il dorso è ricoperto da un velo di sudore e le dita stesse hanno un sapore salmastro sulle unghie che gradisci tanto, per questo mi lascio mangiare sempre da te, come il mio rango permette di fare.

Non puoi vedere il mio volto e quindi non sai con quale espressione io ti sto osservando…però so che ti piace immaginare la tua fiera Sovrana che ti guarda con aria annoiata, abbozzando a tratti un sorriso simile ad una smorfia carica di disprezzo per te, infame, prostrato ai suoi piedi.
Nella realtà delle cose …sto cercando di trattenere una risatina di pura soddisfazione.

E poco tempo ciò che concedo al tuo piacere perché ora ti sollevo la testa dalle mie dita con la punta del piedino e ti ordino di seguirmi di là in bagno.
Obbedisci felice camminando a quattro zampe dietro di me, mentre io apparentemente indifferente alla tua presenza mi accomodo sul water a gambe esageratamente allargate, liberandomi delle scarpette lasciandole cadere disordinatamente sul pavimento.

Le hai raccolte immediatamente e le hai posate per benino a fianco del water.
“Sai per quali mansioni ti impiegherò, cagnetto?”
“No, padrona” e subito dopo un istante di riflessione mi dici “Per servirla. Ciò che lei vuole che io faccia, io lo farò”
“Ahh...si?”
“Si, padrona”

Ti ho sorriso beata e facendoti stendere completamente per terra, vicino al sedile, ho appoggiato adesso i piedini sulla tua schiena e comodamente allocata ho fatto la mia pipì.
Con fulmineo movimento hai portato il braccio all’altezza del rotolo di carta, con il nobile intento di offrir salvietta, e “Posso?” mi chiedi dopo averlo già fatto.
“Sei un cane” ti preciso …” Puoi fare di più, Licker…. Lecca !!”

Un brivido attraversa la tua pelle e la testa …era questo tutto ciò che volevi …mi sono sporta quanto più possibile dal bordo del sedile e aprendo le mie gambe a dismisura ti ho offerto ciò che di più prezioso e succulento può regalare una Padrona …ti sei avvicinato guardando come se fosse l’oggetto più delicato e fragile del mondo…e con la bocca avida hai raccolto le ultime,copiose gocce ed hai iniziato a leccare ciò che è liscio come seta….la tua lingua mi provoca un solletico appena accennato, ma poi la barba appena nata col tuo succhiare mi graffia un po’ .


“Ti ho fatto male Padrona?” mi chiedi con un accenno d’allarme nella voce.
“No, Licker” rispondo “assolutamente no!“ e ti ammiro sorridendo.



imagebam.com

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tazzo87
00domenica 11 gennaio 2015 16:40
molto bello....delicato e allo steso tempo super eccitante....!!! Me lo sono immaginato passo passo....Complimenti
amosolodonne
00lunedì 12 gennaio 2015 06:51
Complimenti miss Filo.Doro, come sempre il racconto è ben scritto, ricco di particolari e di emozioni... Bellissime anche le foto dei piedini... Grazie per questi regali... [SM=g7474] [SM=g7439] [SM=g7429] [SM=x1797709]
Baz Luhrmann
00lunedì 12 gennaio 2015 18:08
Filo.Doro, 11/01/2015 15:44:


“Sei un cane” ti preciso …” Puoi fare di più, Licker…. Lecca !!”




Sluuurp !!!

Filo.Doro, 11/01/2015 15:44:


Un brivido attraversa la tua pelle e la testa …era questo tutto ciò che volevi …


Wow !!!
[SM=x829768] [SM=x829768] [SM=x829768]




erotaRodA
00giovedì 15 gennaio 2015 03:45
meraviglioso il racconto, davvero ben scritto, come meraviglioso dev'essere servirla in quel modo.
brendon75it
00giovedì 15 gennaio 2015 14:34
Anche a me è piaciuto questo racconto [SM=x829788] anche se ammetto che mi aspettavo qualcosina in più leggendo la parola TOILETTE [SM=x829766] Ma credo che arriverà ad andare avanti coi limiti suoi e del suo schiavo vedendo come sta interpretando molto bene questo ruolo per essere una miss da poco tempo (se non ho letto male). Insomma sta "crescendo" molto bene [SM=x829788]

m.sagitario
00martedì 7 aprile 2015 14:08
salve
ciao complimenti
imar
00mercoledì 8 aprile 2015 09:43
Re:
Filo.Doro, 11/01/2015 15:44:


Hai voluto che venissi stasera da te a scarpe basse …con delle ballerine comprate ieri con quattro soldi in un negozietto cinese e difronte alla mia grande meraviglia mi hai spiegato, per capacitarmi, che anche così adori i miei piedini…grazie alla capacità che essi hanno di rendere gentile una scarpa pur così rozza e poco preziosa nei materiali.

Con le scarpe rasoterra sono oltre una spanna più bassa di te,e non mi piace che mi guardi dall’alto in basso, quindi non ho impiegato molto a metterti al tuo posto.

Sulla porta della tuo salottino ti ho ordinato “ Inginocchiati!” e prontamente hai obbedito mettendoti a quattro zampe di fronte a me, dalla cui posizione strategica ora osservi fin nei minimi dettagli le mie caviglie, i polpacci abbronzati e le ginocchia, fin su a scorgere lo striminzito triangolino e l’affaccio del balconcino nero.

Sei lì in silenziosa venerazione, quando ho sfilato un piede dalla ballerina e l’ho appoggiato sul tuo collo….l’ho appoggiato ma non l’ho fatto con molta pressione e da subito ho percepito il tuo corpo vibrare al contatto del mio bel piedino,forte ma morbido al tempo stesso, irriverente ed irresistibile nello strusciare sulle sue vertebre.

Cominci a sudare e percepisco adesso al naso il profumo del tuo dopobarba, che adoro da morire … “ Cos’è ? “ ho chiesto arricciando fintamente il naso e mi hai guardata come a prevederne il vanto …ma… “Non mi piace !” ….ti ho detto invece.

“Mi scusi, Padrona” hai risposto in linea col modus che una Dea attende....sai bene che devi evitare di contraddirmi , e poi rivolgerti a me impiegando l’etichetta giusta, per aspirare a leccarmi i piedi iniziando dai baci, ben cosciente che non è una dimostrazione d’umiltà ma al contrario, è un privilegio.

“Purtroppo adesso sei di molto più alto di me, quindi per non farmelo pesare ti muoverai per tutto il tempo a quattro zampe come sei ora!”
“Si”...hai risposto ubbidiente.
“Come un cane”...ho precisato.
Nel dirlo ho premuto più intensamente il mio piede sul tuo collo, e l’ho definitivamente posizionato fino a schiacciarti la testa portandola verso il pavimento.
Hai in quel momento percepito l’odore della mia pelle leggermente sudata ed il desiderio di passar la lingua sul tallone è forte in te.
“Si, Padrona ” hai risposto adesso quasi sfiorando il pavimento col viso.

“E dal momento che sei un cane che ama leccare avrai un nome da cane leccatore” , gli ho anticipato, “Non ti chiamerò…Pluto perché è troppo stupido! ma...“Licker!....ti chiamerò proprio così"
“Si, Padrona ” rispondi, e come segno di gratitudine allunghi la bocca sull’altro piede saldamente appoggiato a terra e ne baci il dorso e l’alluce.
Il dorso è ricoperto da un velo di sudore e le dita stesse hanno un sapore salmastro sulle unghie che gradisci tanto, per questo mi lascio mangiare sempre da te, come il mio rango permette di fare.

Non puoi vedere il mio volto e quindi non sai con quale espressione io ti sto osservando…però so che ti piace immaginare la tua fiera Sovrana che ti guarda con aria annoiata, abbozzando a tratti un sorriso simile ad una smorfia carica di disprezzo per te, infame, prostrato ai suoi piedi.
Nella realtà delle cose …sto cercando di trattenere una risatina di pura soddisfazione.

E poco tempo ciò che concedo al tuo piacere perché ora ti sollevo la testa dalle mie dita con la punta del piedino e ti ordino di seguirmi di là in bagno.
Obbedisci felice camminando a quattro zampe dietro di me, mentre io apparentemente indifferente alla tua presenza mi accomodo sul water a gambe esageratamente allargate, liberandomi delle scarpette lasciandole cadere disordinatamente sul pavimento.

Le hai raccolte immediatamente e le hai posate per benino a fianco del water.
“Sai per quali mansioni ti impiegherò, cagnetto?”
“No, padrona” e subito dopo un istante di riflessione mi dici “Per servirla. Ciò che lei vuole che io faccia, io lo farò”
“Ahh...si?”
“Si, padrona”

Ti ho sorriso beata e facendoti stendere completamente per terra, vicino al sedile, ho appoggiato adesso i piedini sulla tua schiena e comodamente allocata ho fatto la mia pipì.
Con fulmineo movimento hai portato il braccio all’altezza del rotolo di carta, con il nobile intento di offrir salvietta, e “Posso?” mi chiedi dopo averlo già fatto.
“Sei un cane” ti preciso …” Puoi fare di più, Licker…. Lecca !!”

Un brivido attraversa la tua pelle e la testa …era questo tutto ciò che volevi …mi sono sporta quanto più possibile dal bordo del sedile e aprendo le mie gambe a dismisura ti ho offerto ciò che di più prezioso e succulento può regalare una Padrona …ti sei avvicinato guardando come se fosse l’oggetto più delicato e fragile del mondo…e con la bocca avida hai raccolto le ultime,copiose gocce ed hai iniziato a leccare ciò che è liscio come seta….la tua lingua mi provoca un solletico appena accennato, ma poi la barba appena nata col tuo succhiare mi graffia un po’ .


“Ti ho fatto male Padrona?” mi chiedi con un accenno d’allarme nella voce.
“No, Licker” rispondo “assolutamente no!“ e ti ammiro sorridendo.



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