Tarantino come al solito feticista!!!

servetto70
00mercoledì 12 giugno 2013 00:47
Ecco una intervista per Max...sul fatto che sia un feticista non ci sono più dubbi, certo, l'ha sbandierato ai quattro venti, ma nell'intervista entra nel particolare delle sue preferenze...approfittiamo anche per chi ne fosse interessato, nel conoscerlo meglio.




Tarantino privato su Max: un po’ feticista e col pallino di Dario Argento



ROMA - Sulla copertina impugna una banana come fosse una revolver ma all’interno svela il suo lato privato parlando dei suoi miti e delle sue muse, di passioni e di rinunce, ma anche di amori, erotismo e feticismo. E’ un Tarantino tutto da leggere quello che si concede su Max di questo mese, in edicola da giovedì 7 febbraio.

“A 19 anni lavoravo in un videostore di Manhattan Beach a Los Angeles e la sera mi facevo 40 km in autobus pur di andare a scuola di recitazione […] Nel mio curriculum mi sono inventato ruoli in King Lear di Godard (tanto a Hollywood nessuno lo conosceva) e Zombie di Romero perché assomigliavo a uno dei motociclisti”. Così Quentin Tarantino, regista del momento con il popolarissimo Django, comincia il suo racconto.

Mio papà e il mio patrigno: ”Al mio patrigno devo il gusto per l’oziare davanti alla tv. Farsi di birra alle 11 del mattino mentre guardi Hitchcock non ha prezzo. Così mi sono innamorato del cinema! Il mio vero padre si chiama Anthony Tarantino, era attore, regista, pilota, schermidore, ballerino, cintura nera di karate, musicista… Capito perché mia madre ha divorziato da lui?! Non lo vedevamo mai”.

Le donne: ”Ho un debole per chi mi fa ridere e per chi conosce tante lingue. Per Mira Sorvino e Julie Dreyfus è stato amore a prima vista!”

L’erotismo: “Vedere una donna fumare è un godimento: i gesti, la bocca, la posizione e la direzione del fumo… Molto sensuale. Tutti poi sanno che adoro i piedi: la pianta e le dita (soprattutto i mignoli) mi fanno impazzire. Vado pazzo per quelli di Mira Sorvino”.


Gli amori cinematografici: “Goldie Hawn è stata la vittima della mia prima cotta. Pensando ai miei film, dico Uma Thurman, Rosario Dawson, Bridget Fonda e Diane Kruger”.

Il collezionista: “Ho 40mila dvd e 5mila dischi. In gran parte colonne sonore, che raccolgo da quando ero bambino. Sono catalogati dalla A alla Z e in categorie, come Spaghetti Western, Polizieschi, Blaxploitation, film epici, musica anni Sessanta e Settanta. Raccolgo anche scatole di cereali dai Fifties ai Seventies, da bambino non mangiavo altro”.

Cartoni & Fumetti: “Il più odiato è Scooby Doo. Il mio preferito H.R. Pufnstuf […] Ho fumetti rarissimi, quelli migliori sono di Shang-Chi e Master of Kung-Fu, oppure del mio idolo, Luke Cage, il primo super-hero di colore!”

I film del cuore: ”Fight Club, Shaun of the Dead, Team America, Unbreakable, Boogie Nights e Dogville [ …] Tra gli italiani, Profondo Rosso di Dario Argento e Paura nella città dei morti viventi di Lucio Fulci”.

Rinunce: ”Ho rifiutato di dirigere Speed e Men In Black. Per fortuna ho trovato lo stesso soldi e distribuzione per fare Pulp Fiction”.

I miti: “Robert Mitchum e Steve McQueen, “The Man” per eccellenza; Hitchcock per l’intelligenza, Gregory Peck per quanto era sofisticato. Tra i contemporanei, Tim Roth, Travolta, Sam Jackson, Brad Pitt. Uma Thurman è la mia musa. Lamberto Bava, Sergio Leone, Rohmer, Richard Linklater, Paul Thomas Anderson e Howard Hawks i miei registi preferiti”.
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