storia semi-vera
Conoscevo Giorgio dalle scuole superiori ed ho sempre frequentato casa sua.Stavamo spesso insieme e trascorrevo a casa sua lunghissimi pomeriggi a giocare a playstation a volte trascurando di studiare. Avevamo da poco iniziato l'universitá e nonostante il diverso corso di studi scelto continuavamo a vederci.
La Zia Pina non era mai stata contenta quando vedeva il nipote con me, lanciava sempre frecciatine al mio indirizzo scontenta del fatto che Giorgio perdesse tempo con me invece di coltivare amicizie piu' importanti. In questo periodo pero' le sue lamentele iniziavano ad essere sempre piu' palesi ed accese (forse ero anche io a rendermene piu' conto). La scintilla arrivo' un pomeriggio che stavo per strada e stavo andando a casa di Giorgio e la incrociai per trada, era vestita benissimo, occhiali da sole, minigonna, scarpe chiuse con un po' di tacco, bellissima e mi dice senza neanche girare la faccia verso di me:"Fallito, stai andando a casa di mio nipote! che schifo che mi fai..."
Io non capivo ma erano anni che mi trattava male, ma non ci facevo tanto caso,ma adesso incominciava a darmi un po' sul c****!!!
Il giorno dopo decisi di andare a parlarle per capire.
Lei viveva da sola, donna 34-35anni, molto portati bene, fumatrice, grande cura del suo corpo e molto gentile con tutti...meno che con me. Bussai al suo citofono intorno alle 5 di un pomeriggio di fine Settembre:
Pina: "Chi è?"
io:"Sono nicola,l'amico di Giorgio"
Pina:"Che VUOI?!"molto seccata
io:"parlarle un minuto"
Pina:"lo stiamo giá facendo, quindi?"
io:"di persona se è possibile"
Pina:"Adesso non posso, ripassa piu' tardi"
io:"tra quanto? 1 ora?"
Pina:"Tu passa tra un ora"
Ripassai dopo un'ora ma disse che era ancora impegnata. Di ora in ora fino ad arrivare alle 23:30 orario a cui mi disse di presentarmi vista la mia insistenza.Citofonai e senza neanche rispondere aprì il portoncino, salite le scale arrivai davanti alla sua porta, ero incavolato nero! Bussai alla porta e dopo avermi fattoaspetare un paio di minuti buoni apri' un pochino la porta e tenendomi sull'uscio mi chiede cosa volessi. Giusto il tempo di vederla con i capelli raccolti e con una tutina rigia aderente e degli zoccoletti:
io:"Buona sera! volevo parlarle di tutte le cose brutte che dice sul mio conto" con tono un po' innervosito, ma non riuscivo ad arrabbiarmi davvero davanti a quella bellezza
Pina:"calmati fallito!" appoggiandosi alla porta quasi pronta a chiudermela in faccia "io di te dico quello che voglio, e non capisco perchè te ne meravigli"
io ero incredulo, non mi aspettavo una cosa simile, speravo che affrontandola un po' si rimangiasse quelle cose invece me le stava ripetendo in faccia. io allora abbassai lo sguardo e calmai il tono:
io:"ma perchè me lo ontinua a dire? io non me lo merito! cosa ho fatto? cosa Le ho fatto?"
Pina:"Che palle! ma che vuoi?! mi stai scocciando! vuoi dirmi qualcosa di interessante o stiamo qui a perdere tempo?" va per chiudermi la porta in faccia ma a quel punto..
io:" chiedetemi che devo fare per esere apprezzato da Lei, La prego!"
ma la porta mi si chiude in faccia facendo un po' di rumore. Rimango sulla porta immobile con la testa a pochi millimetri dalla porta poi la sento riaprirsi
Pina:"fare qualcosa? tu vuoi fare qualcosa per me? entra"
feci un passo e mi chiuse la porta alle spalle, si avvicino' a pochi cm dalla mia faccia ed inizio' a gridarmi in faccia:
Pina:"tu sei una merda! non vali niente! come puoi pensare di essere utile per me? io sono una donna indipendente e tu mi fai schifo! e non voglio ce mio nipote ti frequenti!Capito?"
io:"..si..ma"
Pina:"non voglio sentire ma! e sparisci dalla mia vista!"
io:"ti prego non trattarmi cosi"con un flo di voce e la faccia a fissare il pavimento.
Pina:"smidollato!"
io:"la supplico!"
Pina è piu' alta di me di una decina di centimetri, a questo punto mi afferra i capelli con una mano a sollevarmi la testa facendomi fare un piccolo sussulto per il dolore e con l'altra mano mi molla un schiaffo fortissimo e mi lascia andare, poi mi guarda..
Pina:"schifoso che non sei altro!mi supplichi? tu?! non sei neanche in grado di supplicare!"
io in preda all'umiliazione che stavo vivendo mi getto in ginocchio a terra con i capelli sconci e la guancia rossissima, congiungo le mani e con dei lacrimoni enormi agli occhi..
io:"La supplico! non mi tratti cosi!"
Pina:"bravo in ginochio mi è pure piu' facile" mi prende di nuovo la testa per i capelli, me la solleva un po' con forza e mi dà schiaffi a ripetizione fortissimi tutti silla stessa guancia, poi mi lascia andare, mi guarda sento che ridacchia mi prende i capelli con l'altra mano e mi prende a schiaffi sull'altra guancia molto piu' forte di prima, si vede che quella doveva essere la destra. Mi lascia la testa ed io mi accascio in ginocchio a terra.
silenzio.
Pina:"da quanto tempo avrei voluto farlo!Finalmente!"
io:"ma che ho fatto?"
Pina:"stai zitto! muto!"
mi apre la porta e mi fa segno di andare via, in quel momento se qualcuno si aggirava sul pianerottolo avrebbe visto me in ginocchio con la faccia rossa rossa. Mi trascino fuori senza dire niente. Mi chiude la porta alle spalle senza tanti complimenti. Io incredulo per quello che era appena successo mi rialzo e torno a casa.
Il giorno dopo non potevo credere a quello che era successo, e continuavo a pensarci. Per giorni non accade nulla ma una decina di giorni dopo ero a casa di Giorgio e la zia venne a fare visita..
Pina:"Nicola, ci sei anche tu, credevo che non ti avrei piu' rivisto qui" tutti lo interpretavano in tono sarcastico visto che ero sempre da Giorgio. Rimase per i convenevoli lontana da noi poi ripassando per la camera di Giorgio dice:
Pina:"Ciao Giorgio! Nicola tra una mezz'oretta passa da me."
io:" va bene!"
dopo che la zia se ne è andata
giorgio:"che vuole mia zia da te? quella ti odia!"
io:"non saprei, forse mi vuole picchiare!"
Scoppiamo entrambia ridere.
Quando si fa ora lascio Giorgio e vado a casa si Pina, arrivo fuori la sua porta, e mi apre:
Pina:"tu davvero sei un cretino! sei venuto! ti è piaciuta la dose di schiaffoni che ti ho dato la volta scorsa"
io vado per proteggermi il volto, e lei si ferma, ho gli occhi chiusi, non sento nessun rumore e non vedo nulla, ecco che mi arriva un calcio in mezzo alle gambe, fortunatamente non mi prende bene! io mi inginocchio e da terra la guardo..
io:"che devo fare Pina? mi vuoi uccidere? mi vuoi maltrattare? Picchiami se ti fa stare meglio, oggi ero contentissimo che non mi hai detto nessuna brutta parola quando sei venuta da Giorgio! mi tratti male cosi! io La supplico"
sorride e mi guarda
Pina:"sei un essere ripugnante, non sei degno neanche di leccare il pavimento dove cammino, fallito"
io mi sdraio a terra e le prendo il tacco di uno zoccolo a guidarlo senza toccare la pelle del piede, strisciando a terra avvicino la testa al suo piede, le sollevo il piede, ho la mano sotto la suola dello zoccolo, lei lascia che io lo giudi e me lo appoggio sul collo. Lei senza il minimo impressionarsi lascia cadere tutto il peso della gamba dullo zoccolo e mi fa pressione sul collo. io La guardo da terra
io:"faccia di me quello che vuole! La supplico!"
Pina è divertita
Pina:"hai capito qual è il tuo posto vedo"
Sposta il piede dal collo, con la punta mi spinge una guancia dal lato opposto da farmi girare la faccia e schiaccia forte il piede contro, una, due tre volte, mi fa male, molto male. poi sento che rimane per pochi istanti con tutto il peso su piede che mi tiene in faccia poi scende. io soffro ma sono contento. rimango a terra.
Pina:"ora mi sono stancata, vai via, torna domani alle 10 dopo cena schifoso"
mi apre la porta di sorpresa, stavolta ero sdraiato a terra se qualcuno fosse passato, e strisciando me ne andai.