Una Zia protettiva

nicola2k1
00lunedì 7 febbraio 2011 16:11
storia semi-vera
Conoscevo Giorgio dalle scuole superiori ed ho sempre frequentato casa sua.Stavamo spesso insieme e trascorrevo a casa sua lunghissimi pomeriggi a giocare a playstation a volte trascurando di studiare. Avevamo da poco iniziato l'universitá e nonostante il diverso corso di studi scelto continuavamo a vederci.
La Zia Pina non era mai stata contenta quando vedeva il nipote con me, lanciava sempre frecciatine al mio indirizzo scontenta del fatto che Giorgio perdesse tempo con me invece di coltivare amicizie piu' importanti. In questo periodo pero' le sue lamentele iniziavano ad essere sempre piu' palesi ed accese (forse ero anche io a rendermene piu' conto). La scintilla arrivo' un pomeriggio che stavo per strada e stavo andando a casa di Giorgio e la incrociai per trada, era vestita benissimo, occhiali da sole, minigonna, scarpe chiuse con un po' di tacco, bellissima e mi dice senza neanche girare la faccia verso di me:"Fallito, stai andando a casa di mio nipote! che schifo che mi fai..."
Io non capivo ma erano anni che mi trattava male, ma non ci facevo tanto caso,ma adesso incominciava a darmi un po' sul c****!!!
Il giorno dopo decisi di andare a parlarle per capire.
Lei viveva da sola, donna 34-35anni, molto portati bene, fumatrice, grande cura del suo corpo e molto gentile con tutti...meno che con me. Bussai al suo citofono intorno alle 5 di un pomeriggio di fine Settembre:
Pina: "Chi è?"
io:"Sono nicola,l'amico di Giorgio"
Pina:"Che VUOI?!"molto seccata
io:"parlarle un minuto"
Pina:"lo stiamo giá facendo, quindi?"
io:"di persona se è possibile"
Pina:"Adesso non posso, ripassa piu' tardi"
io:"tra quanto? 1 ora?"
Pina:"Tu passa tra un ora"
Ripassai dopo un'ora ma disse che era ancora impegnata. Di ora in ora fino ad arrivare alle 23:30 orario a cui mi disse di presentarmi vista la mia insistenza.Citofonai e senza neanche rispondere aprì il portoncino, salite le scale arrivai davanti alla sua porta, ero incavolato nero! Bussai alla porta e dopo avermi fattoaspetare un paio di minuti buoni apri' un pochino la porta e tenendomi sull'uscio mi chiede cosa volessi. Giusto il tempo di vederla con i capelli raccolti e con una tutina rigia aderente e degli zoccoletti:
io:"Buona sera! volevo parlarle di tutte le cose brutte che dice sul mio conto" con tono un po' innervosito, ma non riuscivo ad arrabbiarmi davvero davanti a quella bellezza
Pina:"calmati fallito!" appoggiandosi alla porta quasi pronta a chiudermela in faccia "io di te dico quello che voglio, e non capisco perchè te ne meravigli"
io ero incredulo, non mi aspettavo una cosa simile, speravo che affrontandola un po' si rimangiasse quelle cose invece me le stava ripetendo in faccia. io allora abbassai lo sguardo e calmai il tono:
io:"ma perchè me lo ontinua a dire? io non me lo merito! cosa ho fatto? cosa Le ho fatto?"
Pina:"Che palle! ma che vuoi?! mi stai scocciando! vuoi dirmi qualcosa di interessante o stiamo qui a perdere tempo?" va per chiudermi la porta in faccia ma a quel punto..
io:" chiedetemi che devo fare per esere apprezzato da Lei, La prego!"
ma la porta mi si chiude in faccia facendo un po' di rumore. Rimango sulla porta immobile con la testa a pochi millimetri dalla porta poi la sento riaprirsi
Pina:"fare qualcosa? tu vuoi fare qualcosa per me? entra"
feci un passo e mi chiuse la porta alle spalle, si avvicino' a pochi cm dalla mia faccia ed inizio' a gridarmi in faccia:
Pina:"tu sei una merda! non vali niente! come puoi pensare di essere utile per me? io sono una donna indipendente e tu mi fai schifo! e non voglio ce mio nipote ti frequenti!Capito?"
io:"..si..ma"
Pina:"non voglio sentire ma! e sparisci dalla mia vista!"
io:"ti prego non trattarmi cosi"con un flo di voce e la faccia a fissare il pavimento.
Pina:"smidollato!"
io:"la supplico!"
Pina è piu' alta di me di una decina di centimetri, a questo punto mi afferra i capelli con una mano a sollevarmi la testa facendomi fare un piccolo sussulto per il dolore e con l'altra mano mi molla un schiaffo fortissimo e mi lascia andare, poi mi guarda..
Pina:"schifoso che non sei altro!mi supplichi? tu?! non sei neanche in grado di supplicare!"
io in preda all'umiliazione che stavo vivendo mi getto in ginocchio a terra con i capelli sconci e la guancia rossissima, congiungo le mani e con dei lacrimoni enormi agli occhi..
io:"La supplico! non mi tratti cosi!"
Pina:"bravo in ginochio mi è pure piu' facile" mi prende di nuovo la testa per i capelli, me la solleva un po' con forza e mi dà schiaffi a ripetizione fortissimi tutti silla stessa guancia, poi mi lascia andare, mi guarda sento che ridacchia mi prende i capelli con l'altra mano e mi prende a schiaffi sull'altra guancia molto piu' forte di prima, si vede che quella doveva essere la destra. Mi lascia la testa ed io mi accascio in ginocchio a terra.
silenzio.
Pina:"da quanto tempo avrei voluto farlo!Finalmente!"
io:"ma che ho fatto?"
Pina:"stai zitto! muto!"
mi apre la porta e mi fa segno di andare via, in quel momento se qualcuno si aggirava sul pianerottolo avrebbe visto me in ginocchio con la faccia rossa rossa. Mi trascino fuori senza dire niente. Mi chiude la porta alle spalle senza tanti complimenti. Io incredulo per quello che era appena successo mi rialzo e torno a casa.
Il giorno dopo non potevo credere a quello che era successo, e continuavo a pensarci. Per giorni non accade nulla ma una decina di giorni dopo ero a casa di Giorgio e la zia venne a fare visita..
Pina:"Nicola, ci sei anche tu, credevo che non ti avrei piu' rivisto qui" tutti lo interpretavano in tono sarcastico visto che ero sempre da Giorgio. Rimase per i convenevoli lontana da noi poi ripassando per la camera di Giorgio dice:
Pina:"Ciao Giorgio! Nicola tra una mezz'oretta passa da me."
io:" va bene!"
dopo che la zia se ne è andata
giorgio:"che vuole mia zia da te? quella ti odia!"
io:"non saprei, forse mi vuole picchiare!"
Scoppiamo entrambia ridere.
Quando si fa ora lascio Giorgio e vado a casa si Pina, arrivo fuori la sua porta, e mi apre:
Pina:"tu davvero sei un cretino! sei venuto! ti è piaciuta la dose di schiaffoni che ti ho dato la volta scorsa"
io vado per proteggermi il volto, e lei si ferma, ho gli occhi chiusi, non sento nessun rumore e non vedo nulla, ecco che mi arriva un calcio in mezzo alle gambe, fortunatamente non mi prende bene! io mi inginocchio e da terra la guardo..
io:"che devo fare Pina? mi vuoi uccidere? mi vuoi maltrattare? Picchiami se ti fa stare meglio, oggi ero contentissimo che non mi hai detto nessuna brutta parola quando sei venuta da Giorgio! mi tratti male cosi! io La supplico"
sorride e mi guarda
Pina:"sei un essere ripugnante, non sei degno neanche di leccare il pavimento dove cammino, fallito"
io mi sdraio a terra e le prendo il tacco di uno zoccolo a guidarlo senza toccare la pelle del piede, strisciando a terra avvicino la testa al suo piede, le sollevo il piede, ho la mano sotto la suola dello zoccolo, lei lascia che io lo giudi e me lo appoggio sul collo. Lei senza il minimo impressionarsi lascia cadere tutto il peso della gamba dullo zoccolo e mi fa pressione sul collo. io La guardo da terra
io:"faccia di me quello che vuole! La supplico!"
Pina è divertita
Pina:"hai capito qual è il tuo posto vedo"
Sposta il piede dal collo, con la punta mi spinge una guancia dal lato opposto da farmi girare la faccia e schiaccia forte il piede contro, una, due tre volte, mi fa male, molto male. poi sento che rimane per pochi istanti con tutto il peso su piede che mi tiene in faccia poi scende. io soffro ma sono contento. rimango a terra.
Pina:"ora mi sono stancata, vai via, torna domani alle 10 dopo cena schifoso"
mi apre la porta di sorpresa, stavolta ero sdraiato a terra se qualcuno fosse passato, e strisciando me ne andai.
biondook
00lunedì 7 febbraio 2011 22:50
wow...
cooper!!!
00lunedì 7 febbraio 2011 23:10
semi-vera???
nicola2k1
00martedì 8 febbraio 2011 13:26
La mia mente era ormai andata, non capivo piu' nulla. da un lato finalmente non ero più preso in giro, ma ero alla totale umiliazione nei confronti di Pina.
Il giorno dopo andai alle dieci come mi fu richiesto, citofonai e dopo una lunga attesa mi fu apertoil portoncino, salgo le scale e trovo la porta semi aperta..
io:"permesso?"
Se tno runori e voci, si vede che era in compagnia, sento la voce di un'altra donna.
Pina:"entra e aspetta"
mi metto sull'ingresso e mi chiudo la porta alle spalle, aspetto li inpiedi. sento il vocio e risate ma non riesco a capire di cosa stiano parlando. quasi mezz'ora rimango in piedi all'ingresso poi sento che si alzano e venire verso la porta.
Pina:"allora è sempre la stessa storia!"
Amica:"ah ah, sempre!"
l'amica di Pina è carina ma non bella come lei, un po' piu' bassa e robusta di fisico ma molto curata nell'aspetto. senza neanche calcolarmi si salutano dopo essere state altri 10 min a parlare sull'uscio e Pina chiude la porta.
Pina:"eccoti!" sorridendomi mi prende per i capelli e mi molla una decina di ceffoni a ripetizione fortissimi, mi fa lolto male, io cerco di difendermi porgendole la testa invece della guancia ma con la sua mano mi colpisce sempre piu' forte sulla mia guancia. si ferma. poi ricomincia con l'altra mano sull'altra guancia ma tavolta rimango fermo ed evito quel movimento vano ed istintivo con la testa.
Pina:"che figura di merda che mi hai fatto fare con Carmen! farti vedere qui in casa mia" ma ecco che bussa il citofono
Pina:"chi è?...Carmen dimmi...si te lo faccio portare aspetta!" pina aveva dimenticato l'accendino sul tavolo
Pina:"meno male, tu adesso mi vai a buttare la spazzatura e porti l'accendino a Carmen e quando glielo dai le dici che eri venuto solo per gettarmi la spazzatura! capito?"
io:"si"
Pina:"poi ti faiun giretto e torni qui, non farti vedere che risali che davvero non ho mai ucciso una persona ma è la volta buona che lo faccio!"
prendo la spazzatura nel contenitore indicatomi da Pina, e pendo l'accendino che mi aveva lasciato all'ingresso su un mobile scendo le scale.
io:"Signorina, l'accendino...eccolo" con una mano portavo la spazzatura e con l'altra porgevo l'accendino a Carmen.
Carmen:"Grazie" lo prende e si accende una sigaretta
io:"buona serata, ero passato a posta per gettare la spazzatura a Pina, spero di non avervi messo fretta"
Carmen neanche mi risponde, cammina e va verso la sua macchina.
Faccio un giro poi torno a casa di Pina, entro a casa sua ed aspetto sull'uscio come sempre.
Pina:"vieni di qua!" era in salotto seduta comodamente sul divano..sempre con i suoi zoccoletti. io mi avvicino a Lei. silenzio, non mi guarda neppure è impegnata a cambiare i canali alla tv. io istintivamente mi vado a sedere sul divano ma mi fermo mi giro e mi metto in ginocchio di fianco a lei con la testa all'altezza del bracciolo del divano quasi a chiederLe di prendermi ancora a schiaffi. Dopo qualche minuto di auto umiliazione Lei stacca gli occhi dal televisore e mi guarda quasi sorpresa di trovarmi il quella posizione senza che me lo venisse chiesto.
Pina:"certo che sei tutto strano oltre che a farmi schifo!"
io rimango silenzioso ed in ginocchio fisso il pavimento.
Pina:" vedi che nello stanzino dove hai preso la spazzatura c'è un secchio e prendi uno straccio"
vado per alzarmi per andare nello stanzino ma..
Pina:"che fai ti alzi? no no rimani in ginocchio devi stare sempre in ginocchio o a quattro zampe quando sei qui!"
rimango un attimo abasito e mi metto a 4 zampe. capendo quello che avrei dovuto fare con lo straccio ed il secchio, mi presento di nuovo davanti a Pina con il secchio pieno di acqua e sapone e lo straccio, camminavo in ginocchio e dovevo apparire un po' goffo visto che Pina quando mi vede arrivare si mette a ridere sonoramente.
Pina:"hai giá capito?! vedo che sta diventando piu' intelligente a furia di prendere schiaffoni! mi dovresti ringraziare"
io:"Grazie Pina"
Pina ridacchia
Pina:"voglo che pulisci tutto questo pavimento davanti ai miei occhi" senza farmelo ripetere bagno lo sraccio nell'acqua e piegato a terra lo passo su ogni singola piastrella. strofino, il salotto è grande e fortunatemente non è sporco, giusto polvere ed impronta. appena arrivo vicino a lei a strofinare e pulire, col pavimento ancora tutto bagnato si alza, lasciando l'impronta degli zoccoli a terra e sporcando il pavimento per la sporcizia depositata sotto la suola, e poi torna a sedersi. io mi metto e ripasso lo straccio sulle impronte lasciate dai suoi zoccoli. e mi rendevo conto che mi piaceva, mi piaceva pulire il pavimento dove Pina aveva appena camminato con i suoi zoccoli dalla suola sporca. in ginocchio dopo aver pulito.
io:"ho finito"
Pina:"vedi che prima ho lasciato qualche impronta furi al salotto, valle a togliere"
io:"si"pulisco tutte le impronte lasciate non erano molte,poi torno da lei.
io:" se posso permettermi vorrei pulire i Suoi zoccoli cosi non lascia impronte perla casa"
Pina:"mi vuoi dire che i miei zoccoli sono sporchi?" molto arrabbiata
io:" no è che.."
Pina:"stai zitto cafone e vinei qui"
mi avvicino in ginocchio davanti a lei. Avvicina la sua faccia alla mia che non regge lo sguardo e si abbassa. non succede niente. sento che mi sta guardando. mi arriva uno schiaffone fortissimo.
Pina:"che vuoi fare? ti vuoi stendere a terra e mtterti il mio zoccolo sul collo? miserabile!"
io:"grazie"non lo so perchè avevo risposto cosi
Pina:"ah ah ah aaah! schifoso!"
io allora senza che me lo chiedesse mi stendo schiena a terra con la mia testa a terra vicino ai suoi piedi, vedevo vicino il prericolo ed il dolore che mi avrebbe potuto procurare con quelle calzature di legno sul mio viso, avevo paura ma non mi interessava, Pina poteva fare di m quelo che voleva. senza dire niente, guardandomi sorridente ed un po' schifata da me, alza uno zoccoloe me lo mette sul pomo d'adamo e lascia che tutto il peso della gamba ci si rilassi sopra e mi guarda dall'alto.
Pina:"stai bene li? schifoso!"
ho gli occhi chiusi, non voglio guardare quella mia vergogna
Pina:"apri gli occhi! guardami! pezza da piedi anzi stoino! ahah!"
apro gli occhi in un'espressione che vorrei piangere, sento la suola ruvida dello zoccolo sul mio collo, e la sento umida per l'acqua raccolta quando prima ha camminato sul pavimento bagnato. Pina strofina un po' lo zoccolo sul mio collo poi lo toglie e spingendomi la suola sulla faccia mi allontana con forza.
Pina:"ah ah, hai sul collo l'impronta del mio zoccolo ah ah ah! stai bene proprio!"
io umiliatissimo:"grazie"
Pina:"vieni a pulirla la suola del mio zoccolo se proprio vuoi"
io mi avvicino in ginocchio con lo straccio
Pina:"che fai? con lo straccio lurido che ha pulito il pavimento di meza casa? ti ho detto che le suole dei mii zoccoli sono pulite"
io rimago fermo e poi ripongo lo straccio, cammino in ginocchio fino a Lei mi abbasso prendendo la mia maglietta per pulirlo ma..
Pina:"NO! idiota! doevo aspettarmelo!" e mi molla un ceffone
Accavalla le gambe, prende lo zoccolo delpiede sospeso a mezz'aria me lo avvicina alla faccia girandolo dalla parte della suola verso di me. mi avvicino, lei mi guarda
Pina:"ti sembra sporca?"
era sporca, tutta grigia.
io:"un po'"
mi arriva lo zoccolo fortissimo in testa in tutta la superfice della pianta, me la stampa sulla testa
Pina:"tu proprio dici che una cosa mia è sporca? rispetto a te e a cisa sei abituato tu tutto ciò che ho è pulitissimo!"
mi torno ad avvicinare in ginocchio a Lei, mi porge la suola dello zoccolo di nuovo e mi chiede:
Pina:"allora, proviamo di nuovo. ti sembra sporca la suola di questo zoccolo?"
io:"no Pina, è pulita. chiedo scusa per prima ma sono un inetto, perdonami"
Pina:"fammi vedere che hai capito che è pulita questa suola! come me lo vuoi dimostrare?" con voce maliziosa e suadente
io volevo sorprenderla allora guardandola negli occhi dal basso della mia posizione, apro la bocca, caccio la lingua e do' una lunga leccata dal tacco fino alla punta della suola dello zoccolo che sentivo umido e sporco ora pulisri al passaggio della mia lingua. Pina mi manteneva lo zoccolo fermo senza in alun modo agevolare l passaggio della mia lingua e si gustava l'immagine con un mezzo sorriso adesso ancora piu' schifato di prima. finisco la leccata e rimango fermo in ginocchio. Pina si rimette lo zoccolo e a voce bassa mi dice
Pina:"Sparisci! sei peggio di quanto mi aspettassi! fai davvero vomitare"
io:"grazie!"
Pina:"sei ridicolo!vai via! sparisci!"
io:"quando vuole che torno?"
Pina:"chiamami domani alle 3 se ho voglia altrimenti chiama ogni giorno e ti dico io se puoi venire o no"
io:"si Pina, grazie!"
muovendomi a 4 zampe mi sposto verso l'ingresso.
nicola2k1
00martedì 8 febbraio 2011 18:14
quando ho lasciato casa di Pina avevo il sapore della suola dello zoccolo in tutta la mia bocca e sentivo come uno strato di polvere attaccato sulla mia lingua.
Dopo quella sera l'ho chiamata tutti i giorni, come mi aveva chiesto, putualissimo alle 3, non mi ha risposto per qualche giorno poi..
Pina:"sei tu? schifoso?"
io:"si Pina"
Pina:"ho visto che mi hai chiamato tutti i giorni alle 3 come ti avevo detto, mi fai quasi paura per quanto sei cretino! ah"
io:"ho fatto come mi ha chiesto"con tono molto remissivo
Pina:"allora vuoi proprio venire! e vieni adesso Subito!!!!!"
e stacca la telefonata senza attendere repliche.
io avevo un po' da fare quel pomeriggio ma mi son preparato velocissimo e sono corso a casa sua. Arrivo al citofono dopo 10 minuti dal termine della telefonata ma altri 15 li aspetto fuori al portone prima che Pina mi apra. salgo le scale e trovo la porta d'ingresso apera e a terra strofinaccio e secchio d'acqua. Senza dire una parola chiudo la porta alle mie spalle, mi metto a terra ed inizio a pulire il pavimento con lo straccio bagnato. non sento rumori in casa. dopo qualche minuto che stavo pulendo il pavimento all'ingresso sento la porta del bagno aprirsi ed un rumore di passi avvicinarsi, il solito rumore di zoccoli estivi che in precedenza avevo anche assaporato. poi vedo lei.
Pina:"vedo che ti sei messo subito a lavoro, merdaccia! vedi che ho lasciato in cucina tutto sulla tavola pulisci tutto e vieni in salotto quando hai finito, pulisci qui ed in cucina non ti azzardare ad entrare in altre stanze"
io ero a terra in ginocchio che la guardavo dal basso e lei mi dava ordini.
io:"si Pina"
Pina:"anzi pulisci anche il bagno ma chiamami quando inizi che voglio guardarti quando lo fai"
io:"si Pina"
Spesi un paio di ore buone a pulire tutto, non lasciai un singolo alone sui pavimenti e nè tanto meno una briciola in cucina. lavai i piatti e le pentole anche se c'era la lavastoviglie visto che non mi aveva dato ilpermesso di farlo. una volta finito tutto camminando in ginocchio anai in salotto dove Pina era distesa a guardare la tv, potevo vedere a terra gli zoccoletti e sul divano apprezzare la gentilezza e l'amrmonia delle sue forme, di quelle gambe e quei bellissimi piedi. mi avvicino dal lato dove erano i suoi piedi piu' vicino all'ingresso della stanza ed accovacciandomi..
io:"Pina ho finito, è tutto pulito"
Pina:"pulito tutto bene?"
io:"si Pina, ci puoi scommettere!" con tono di soddisfaione che lei percepisce "vuoi che vado a pulire il bagno?"
Pina:"no no, aspetta aspetta! sei cosi convinto di aver pulito bene il pavimento e la cucina che adesso voglo vedere!"
io:"certo"
Pina si alza, si mette gli zoccoli e cammina per la casa dove avevo pulito il pavimento e sento che si ferma in cucina, forse era rimasta sorpresa che non avevo messo tutto nella lavastoviglie.
Pina:"Schifoso! vieni di qua!"
cammino a 4 zampe fino alla cucina per essere piu' veloce e la trovo in piedi vicino al lavello..
Pina:"prima cosa, le stoviglie non me le lavi tu neanche con i guanti, metti nella lavastoviglie perchè mi fai schifo, quindi metti tutto dentro dopo"
io:"si Pina"
Pina:"poi dici che è puoito il pavimento vero?"
io:"si, ti ci puoi specchiare, ci poi mangiare!"
non l'avessi mai detto
Pina:"ci puoi mangiare, bella idea!"
si alza dalla sedia e prende dal frigo un po' di prosciutto. torna verso di me con la fetta di prosciutto tra le dita, si siede, mi guarda.
Pina:"è pulito pulito! vero?"
io:"si.." capivo cosa mi avrebbe chiesto
lascia cadere la fetta di prosciutto a terra che si stende in tutta la sua lunghezza
Pina:"mangia su, senza raccoglierla con le mani e pulisci!"
io la guardo quasi implorante di non farmelo fare ma non esito ad abbassare la testa a pochi cm dai suoi piedi, uno a terra l'altro accavallato e lo sentivo alto sopra la mia testa mentre io era con la faccia sul pavimento, e con la lingua ed i denti stacco la fetta di prosciutto da terra e cerco di farmela entrare tutta in bocca. Ma in perte riesco a trattenerla il resto si divide in due pezzi piu' piccoli che cadono di nuovo a terra
Pina:"raccogli e mangia tutto su!"
Pina si mette una mano in faccia quasi a volersi trattenere le risate e mantenere la serietá, forse per vedere fino a che punto mi sarei fermato..ma come avrei potuto!?
mi rimetto con la faccia a terra e mangio i pezzettini rimasti. a terra il prosciutto aveva lasciato aloni di grasso, Pina mi lacia un'occhiata e capisco subito ma sperando che non me lo lasciasse fare
io:"posso andare a prendere lo straccio e pulire a terra?" in ginocchio ai Suoi piedi quasi suplichevole
Pina:"no, dai, perchè consumare lo straccio, l'hai leccato fino adesso il pavimento, continua! ha anche un sapore buono adesso" e sorride
io come da richiesta mi rimetto con la faccia a terra e strofino la lingua sul pavimento per togliere le macchie di grasso lasciate dal prosciutto anche se non era facile. Pina si guarda tutta la scena da seduta e con le gambe accavallate. Mi fermo.
Pina:"eh? che fai? non vefi che hai dimenticato li?" e mi indica un punto alla sinistra dei suoi piedi dove effettivamente non avevo notato che era ancora sporco. Strofino la lingua poi risollevo il busto, pronto mi arrivano 5 ceffoni fortissimi in pieno viso.
Pina:"piu' attento scemo! piu' attento! se non me ne accorgevo lasciavamo la cucina sporca stronzo? non sei neanche buono a pulire il pavimento ma ti rendi conto? ci deve essere sempre qualcuno che ti controlla ed io che volevo farti pulire il bagno!"
io:"Pina, perdonami, se vuoi pulisco tutto di nuovo, passo la lingua a terra in tutta la cucina. non sbaglio piu' non cacciarmi pero' ti supplico" ormai ero andato proprio
Pina:"vai via!" si vede che adesso voleva giocare ma era serissima
io:"ti supplico!"
Pina:"vai VIA!!!!"
ho i lacrimoni agli occhi, occhi rossi, ed inizio a leccare la suola dello zoccolo indossato dal piede della gamba accavallata, ne lecco la punta e passo la lingua sul lato dello zoccolo stando attendo a non toccare il piede ma ne potevo sentire il calore ed il profumo e la pelle bellissima.osserva me leccare la calzatura, mil ascia fare per qualche secondo poi mi afferra per i capelli, si alza, mi strattona, ero in ginocchio e cercavo di seguire il suo passo rapido e mi sbatte con la faccia sulla porta di ingresso acnora chiusa.
Pina:"ma che vuoi? che vuoi fare? tu mi fai schifo e solo le faccende domestiche puoi fare in questa casa per il resto mi fai schifo"
alza un piede ancora calzato dallo zoccolo, mi porge la suola in faccia ed io istintivamente apro la bicca e cassio la lingua, Pina strofina una sola volta la suola della calzatura sulla mia lingia poi mi guarda con la lingu ancora fuori e mi dice:
Pina:"pulisciti la lingua, voglio vederti ingogliare la merda che ho sotto gli zoccoli"
la guardo sconfitto negli occhi, ritraggo la lingua in bocca , la inumidisco ed ingoio tutto.
Pina:"rimani qui,aspetta"
io rimango con la schiena alla porta di ingresso, a terra seduto. passano dei minuti, interminabili. poi la vedo tornare con un paio di scarpe nere col tacco, pulite ma molto usate..capivo quello che stava per succedere.
Pina:"ti piace la suola dei miei zoccoli? quelli ci cammino in casa, con queste scarpe vado in giro tutto il giorno, oltre che a fare pochi passi incasa, e vedi"muovendo il piede, lei in piedi di fronte a me, sollevando la punta del piede destro"sono sporche le suole, ed ogni volta che cammino in casa sporco tutto, guarda ho anche sporcato il pavimento per venire qui dalla mia camera vedi?" edindica le leggere patine di polvere lasciate dai suoi passi nelle scarpe che adesso indossava.
io:"si, vedo"
Pina:"io mi vado a sedere in salotto, tu lecca tutte queste impronte che ho lasciato con le scarpe..ma con la tua fottutissima lingua"
lei rimane ferma in piedi a guardarmi un po', io abbasso la faccia, cerco in contro luce dove è stata lasciata un'impronta, poi mavo in quel punto ed inizio a leccare facendo attaccare alla mia lingua ogni granello lasciato da quella scarpa. Pina poi si avvia in saloto ed io continuo a pulire per terra le sue impronte con la mia lingua.
quando ho finito vado in salotto..
pingone.
00martedì 8 febbraio 2011 22:15
sei miticooooooo
phate81
00mercoledì 9 febbraio 2011 01:02
bellissima!!! [SM=x829800]
manyslow
00mercoledì 9 febbraio 2011 13:26
Una delle più belle mai lette sul web!!

[SM=x829789] [SM=x829789] [SM=x829789] [SM=x829789] [SM=x829789]
zazaloz
00mercoledì 9 febbraio 2011 20:22
incredibile uno dei più bei racconti mai letti! (e ne ho letti veramente tanti)
kadar
00mercoledì 9 febbraio 2011 23:23
incredibilmente bello.
cuccioloindifeso
00sabato 26 febbraio 2011 12:44
favoloso e se reale da sogno....
4pollo
00sabato 26 febbraio 2011 20:13
meraviglioso!
skialoma
00venerdì 4 marzo 2011 08:19
molto piacevole,ma spero che sia un po' più inventato che reale...
Che cacchio di male dovevi aver fatto alla zia di Giorgia per trattarti ed insultarti così? Bello comunque.
camexf
00lunedì 7 marzo 2011 12:02
complimenti
soumisalafemme
00lunedì 7 marzo 2011 15:01
superrrrrrrrrrr
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