Caldo. Estate inoltrata. Stavamo andando al mare finalmente dopo giornate passate sui libri. Anna. mi aveva promesso che un giorno saremmo andati a correre per scaricare le tensioni da esame: quale momento migliore se non dopo un pomeriggio al mare? “beh allora Anna che dici se ci andiamo a fare la famosa corsetta?Ragazzi, volete venire anche voi??” e lei:”si certo, ragazzi venite anche voi??” Figuriamoci amici poltroni.
“si Giulio, però sono in macchina con Stefania e lei vuole andare a casa!”
”Beh ti accompagno io tanto non devo nemmeno allungare!piuttosto ti sei portata le scarpe?”
“si, certo avevo fatto una promessa!”
“ok brava beh allora andiamoci a cambiare!”
Arrivati alle rispettive auto mi cambio in un batter d’occhio sono pronto a partire e… anche lei! Maglietta corta con uno scollo da paura che mette in risalto due seni sodi e abbondanti calzoncini attillati che fanno vedere un sedere a mandolino e poi scarpe da ginnastica ma…”Sai Giulio mi sono dimenticata di mettere in borsa i calzini e così… tanto riesco a correre lo stesso!!” Già pensavo al momento in cui si sarebbe tolta le scarpe dopo la corsa rigorosamente sotto il sole di agosto ancora alto:già il pensiero mi crea qualche difficoltà nella corsa.
“Mamma mia che caldo, non trovi?”
“si,in effetti come giornata abbiamo scelto proprio una tra le più calde!”
“Mi toglierò la maglietta” e in quel istante rivedo il suo bel seno sodo che riempie il costume.
“Me la porti tu?”
“certo!” me la appoggio sulla spalla e continuiamo correre.
Dopo essere andati avanti a correre chiacchierando di svariate cose mi fa scorrere adrenalina quando dice:”Si,adesso sopra sto bene ma sotto risento i piedi bollenti!”
Dopo essermi ripreso “Beh dai dopo ci daremo una rinfrescata.”
“dovevi portare tu acqua vero?” io sono una persona meticolosa che prepara tutto in anticipo e mi ricordo sempre di fare le cose ma quel giorno avevo messo in borsa frigo solo una bottiglietta piccola e ne avevo bevuta già metà:”Ehm senti ti confesso che mi sono dimenticato di portare acqua, ma non ti preoccupare c’è la fontanella!!”
“lo spero per te altrimenti…” e poi un sorriso che sembrava di una che volesse scherzare a fare la minacciosa.
Dopo la corsa arriviamo all’auto tiro fuori la bottiglietta e gliela porgo: Tieni questo è tutto quello che ho, prima ne ho bevuta già un poca!”
“grazie, basterà!”
“si, tanto io vado a bere dalla fontanella..”
Mentre mi allontano lei inizia piano a sorseggiare l’acqua fresca, mi sto già pregustando l’acqua quando apro il rubinetto e… nulla la fontana non da segni di vita. Mi giro e le dico: “ti prego mi puoi lasciare un sorso che la fontanella è rotta!!??”
“no,ti sei già bevuto la tua parte”e giù l’ultimo sorso con una faccia soddisfatta”proprio ci voleva”.
“Sai Giulio quello che è giusto è giusto ti sei dimenticato tu di portare l’acqua e adesso tu ne paghi le conseguenze.” Facendo un sorrisino.
“si, hai ragione tu!”
Dopo esserci cambiati maglietta pronti a partire vedo che non si è cambiata le scarpe pensavo si vergognasse dell’odore che sicuramente avrebbero sprigionato i suoi piedini nelle infradito dopo essere stati per più di un ora costretti nelle scarpe da ginnastica inoltre senza calze.
Con un po’ di rabbia per essermi dimenticato l’acqua e non aver potuto aiutarla nel suo pediluvio mi siedo alla guida e metto in moto.
Appena usciti dal parcheggio “Ho i piedi che sono in un bagno di sudore”e mentre lo dice si sfila non senza difficoltà la scarpa sinistra “ non ti da fastidio, vero?” e poi la destra”tanto anche se ti da fastidio è colpa tua se sto in queste condizioni”
“Si ,si non preoccuparti fai quello che vuoi anzi dimmi se ti posso fare qualcosa…”
“e cosa vorresti farmi…?”
E nel frattempo appoggia entrambi i piedini sul cruscotto
”Mamma mia sono proprio bagnati, non mi era mai capitato di vedere le goccioline!”: in effetti anch’io riuscivo a vedere i suoi piedi proprio bagnati,in pochissimo tempo si diffonde nell’aria un forte odore di piedi sudati forse grazie anche al ricircolo interno dell’aria condizionata e inoltre il vetro dalla parte sua inizia ad appannarsi grazie alla vicinanza di quei piedi che emanano una gran quantità di sudore.
“oh guarda mi si sta appannando il vetro! Aspetta che allontano i piedi.. ti disturba se li appoggio qui..?”e dicendo si gira appoggiandomeli sulla coscia sinistra: sono bollenti e da li il sudore si sente proprio tutto.
“ma.n..”
“beh comunque è colpa tua se sono ridotta così quindi non dire niente, nemmeno se senti qualche odorino…ah,ah”in effetti qualche odorino si sentiva e forse era più intenso di quanto speravo di poter un giorno annusare. Troppo!
“Seriamente, dici che puzzano?”E mi alza un piede e girandomelo dalla parte della pianta mi avvicina fino a sfiorarmi facendo combaciare il mio naso con la parte sotto le dita.
Il sangue mi si gela.dico”ma… non tanto”
”Dici?! Ma sai dopo un’ora di corsa senza calze chiuse nelle scarpe da ginnastica anche i piedi più puliti diventano puzzolenti”
“Annusa meglio”mi dice alzando l’altro piede e aprendo lo spazio tra le prime due dita esattamente sotto il naso come a cercare prenderlo “Che sento come aspiri, che c’è, hai paura?”
Aspiro e in effetti l’odore è veramente molto forte.
“dai, più forte, voglio sentire delle belle inspirate!”
A questo punto inspiro a pieni polmoni
“beh si un po’ si sente!”e lei: “Dai Giulio, non si può non sentire, mi dà fastidio anche da qui!!” abbassa il piede.
In quel momento, nonostante continuasse a tenere i piedi in quello stato sopra la mia gamba, tra l’altro con il tallone proprio nella zona calda, avevo paura pensasse di aver esagerato, infatti la vedo tirar fuori dei biscotti ricoperti di cioccolata, inizia a rompere la confezione: “Mamma che fame….” E se ne sgranocchia uno, poi un altro.. “vuoi l’ultimo?” “Grazie!” e le porgo una mano e lei “tieni le mani sul volante, ti aiuto io” dicendo questo mi distraggo ancor di più: la vedo inserire il biscotto con la cioccolata mezza scolta, tra l’alluce e il secondo dito, proprio dove precedentemente avevo sentito anche se per poco tempo un odore veramente forte di sudore.
“ecco mangia” mi avvicina il piede alla bocca, nonostante la cioccolata, sento soltanto l’odore di sudore, veramente forte, sento il biscotto farsi strada tra le mie labbra e in contemporanea il calore delle dita sulle labbra.che lo schiacciano senza violenza dentro, un po’ per farlo durare di più, un po’credo per osservare meglio la scena. Una volta dentro il biscotto mi chiuda le labbra con un leggero tocco delle dita dei piedi.
Lo abbassa: “ com’è, ti piace il biscottino? Che gusto ha? “
“Buonissimo Anna” e lei “Mhhh chissà che miscuglio sarò riuscita a fare… un biscotto mille gusti ah ah “
Appena finito il biscotto mi rialza il piede in faccia: “senti, mi da troppo fastidio sta puzza: cerca di far andare via un po’ l’odore! Così non riesco a respirare, mi fa proprio schifo!”
“Ma?”
“Dai apri la bocca, tira fuori la lingua e dissetati, non avevi sete?! Guarda che conviene anche a te: sai quanta acqua hai perso correndo e sai quanti sali stanno sudando i miei piedi?Sono meglio di un integratore!!e in più con un pediluvio fai anche un favore a me così non sento più questo odore fastidioso e mi sentirò più fresca!!e così ti perdono se ti sei dimenticato l’acqua!”
Apro la bocca grazie anche al suo alluce che si faceva strada tra le labbra ha dei piedi bellissimi ma proprio bagnati. Con delle goccioline sulle dita che aspettano di essere asciugate”su ,dai tira fuori la lingua”ed è proprio Anna con le dita del piede che cerca di tiramela fuori. Una volta fuori la inizio timidamente a leccare sotto le dita: sicuramente una delle parti più odorose e quindi sudate sento proprio il sudore salato in bocca. poi scendo sulla pianta e devo dire che anche li non è che sia proprio asciutta.”senti per favore passami anche un po’ tra le dita che li, sai si suda molto e mi sento le dita addirittura scivolare una sull’altra.”Eseguo e in effetti qui il bagnato raggiunge il massimo storico.”sai appena arrivati pensavo non fosse stata una buona idea correre senza calze ma ora dopo aver sofferto tanto il caldo mi sento benissimo devo dire che ne è valsa la pena!”
“Dai leccami anche l’altro…altrimenti si offende..ah ah!”
Inizio a leccarle anche l’altro piede ma stavolta lo tiene fermo davanti alla bocca così io sono costretto a muovere la testa e la lingua per raggiungere tutti i punti.”Dai ancora un po’ qui, tra le ultime dita sono piccoline ma le sento bagnate!!”
“allora questo che non è stato contaminato dalla cioccolata ti piace di più vero?”
In realtà anche sull’altro piede la cioccolata non è che avesse tolto il sapore di sudore dal piede nemmeno tra le due dita che tenevano il biscotto.
Ora comincia a muovere il piede allargando le dita decidendo lei dove dovessi leccare.
“come va?Ti sei dissetato? Ti piace questa nuova bevanda?!”
“si,si grazie”
“Ora mi sento meglio, annusa si sente ancora l’odore??”
Mettendomi di nuovo la parte delle dita aperta sotto al naso”l’odore in effetti si è un po’placato “si Anna ora non si sente più molto”
“ok allora leccameli ancora un po’ che siamo quasi arrivati! Mi è piaciuto sai, non pensavo fosse bello farsi leccare i piedi pensavo che mi potesse creare qualche imbarazzo invece devo dire che nonostante i miei piedi avessero un odore orribile mi sentivo a mio agio, anzi, non ti dispiace se la prossima mi dimenticherò di proposito le calze?!E tu vedi di non portare l’acqua!!”un bacio sulla guancia”te l’avrei dato sulle labbra ma.. chissà che odore…!” ciao a domani”
“ciao .”
spero vi sia piaciuto è il primo che scrivo
ciao a tutti