| | OFFLINE | Post: 96 | Registrato il: 15/11/2014 | Città: ROMA | Età: 51 | Sesso: Femminile | | MEMBER | |
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Ancora mi chiedo cosa possa accomunare un classico e troglodita snob di origini italiane ad un posto meraviglioso e speciale come Formentera , isola curiosa e selvaggia che si allontana dalla chiassosa e discotecara vita della dirimpettaia Ibiza…è un’esistenza a metà fra mare e cielo tutto ciò che si sperimenta lì, e che fa seriamente accarezzare l’idea di metter radici e di non ritornare a casa mai più…
Avevamo da poco incrociato nelle acque di Cala Saona il catamarano di comuni conoscenti e questo era bastato perchè organizzassero una trasbordata sulla nostra barca più capiente e comoda….erano in sette : 4 ragazzi e 3 ragazze di età variabile intorno ai 30/35 anni.
Uno di questi, un piacentino con la puzza sotto al naso, eternamente insoddisfatto e censore di qualsiasi cosa avesse a che fare col suo discutibile senso organizzativo, mi risultò subito antipatico e mi guardai bene dal dargli immediata confidenza amicale quando, capitato seduto a tavola proprio vicino a me, cominciò a disquisire sull’errore per aver accettato l’itinerario propostogli dai suoi amici…avrebbe così tanto desiderato, invece, trovarsi a quell’ora a Capri, al “La Scalinatella”…coccolato da tutti i confort possibili ed immaginabili!
Mi urtava quel suo finto modo di raccontare in semplicità ma arricchito col dettaglio suggerito dal suo portafoglio ed avrei tanto voluto imbastirgli una bella lezione che potesse ricordare negli anni a venire…così quando si trovò abbastanza su di giri ed azzardò l’invito ad allontanarmi con lui, per poter meglio guardare il tramonto alla prua, mi suggerì, fui ben felice di seguirlo, già assaporando la punizione che gli avrei inflitto…
Appena fuori dallo sguardo dei presenti cominciò immediatamente a sbuffarmi sul collo,e nonostante lo allontanassi da me insisteva col toccarmi senza mezzi termini, anzi con la prepotenza strafottente tipica di chi ottiene sempre tutto ciò che vuole nella vita…allora lo invitai a sedersi sulla fiancata della barca ,con la schiena alla balaustra, cosicchè io, restando in piedi, potessi aver padronanza facile su di lui.
Fu un battibaleno…meno di un attimo e lui, poco agile a causa dei fumi dell’alcool, era già bloccato e legato al legno alla men peggio da una bella corda di canapa, senza che potesse più muoversi…era stupito, sbigottito inizialmente, poi divenne euforico ed ammiccante, traducendo ciò che gli accadeva come un gioco malizioso e stuzzicante…
Guardandolo con disgusto però ero già salita su di lui e, calando le mutande striminzite, urinai sul suo bel corpo profumato e fin troppo tutelato…mi gridò delle volgarità, era arrabbiato e contrariato ora…cercò di divincolarsi dalla stretta,ma fu quando lo costrinsi a guardarmi negli occhi, afferrando il suo bel ciuffo dorato fra le dita, che la sua rabbia di colpo lasciò il posto ad un lascivo sorriso…aveva colto appieno il piacere sadico della circostanza e senza chiedere più ragioni si offrì all’altare della mia perversione incassando schiaffi e sputi sul viso…alla fine divenne docile, molto umile e devoto finalmente…anzi mi pregava di continuare ancora, e mi invitava entusiasmato ad osar il peggio, mentre il sesso lievitava spudoratamente nel suo pantaloncino chinos…
”Ti piace vero?.. schifoso snob delle mie braghe…gli dissi….se ti avessi sempre a portata di gambe saprei bene come raddrizzare, non il tuo rinsecchito cazzo, ma la buona educazione che stenta tanto a venir fuori “…ed inveendo gli strattonai ancora il ciuffo urinato fra le mie dita…” cosa credi ehh ??? che siamo sempre tutte a tua disposizione …che tutte sbaviamo davanti al tuo stoppino col solo fine di arrivare al tuo zecchino ???”...lui negava spudoratamente ma era voglioso perché nel farlo la sua mazza cresceva a dismisura e mi guardava come a volermi ingoiar tutta.
Era indubbio che ciò che lo eccitava oltremisura fosse l’ottenere con difficoltà ciò che il soldo, invece, avrebbe regalato su un piattino d’argento…e quando gli chiesi all’improvviso conciliante: “ sei contento adesso???”...lui assaporò stupidamente il desiderio illusorio di aver di più, ma dopo averlo slegato, ridendo sonoramente, gli sussurrai sensualmente all’orecchio… “ Milord…benvenuto a Formentera !!!!” e lo abbandonai lì sul ponte, tutto bagnato, cazzuto e lercio.
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